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Come si conserva la frutta e la verdura nel modo corretto?

Capita spesso, soprattutto nel periodo estivo in cui il consumo di frutta e verdura prevale su altri cibi, che si acquistino questi freschi generi alimentari in quantità elevata, a volte anche più del nostro fabbisogno, magari allettati dal buon prezzo o dall’impossibilità di fare la spesa tutti i giorni.
Di conseguenza, a causa dell’inevitabile deterioramento, può essere che purtroppo si butti almeno un quarto di questi prodotti, aumentando uno spreco che non è “solo” cibo non utilizzato (si calcola addirittura che si butta 4 volte la quantità di cibo necessaria per sfamare 800 milioni di persone), a discapito di chi soffre di mancanza di alimenti, ma rispecchia anche problemi economici e ambientali, legati allo sperpero di materia organica e di ciò che c’è dietro, come il trasporto dei rifiuti, lo smaltimento, l’energia e le risorse utilizzate durante questo ciclo.
Va da sé che dobbiamo imparare sia a fare le spesa in una maniera oculata, sia, soprattutto, a conservare al meglio tutti gli alimenti, in particolari quelli freschi proprio come verdura e frutta. Vediamo allora qualche consiglio per assicurarsi sempre un cestino vegetale al meglio della maturazione e della quantità necessaria.

Una delle prime regole fondamentali è quella di scegliere prodotti non troppo maturi e, possibilmente, che siano stati coltivati da agricoltori locali che, di regola, saranno più freschi di quelli provenienti da lontano. Altro consiglio fondamentale è la scelta di frutta e verdura di stagione, intanto sicuramente più saporite e ricche di vitamine, e con tendenza a rimanere gustose più a lungo.
Questo corretto modo di acquistare è indubbiamente il primo passo verso la giusta conservazione, ma non basta.

Spesso abbiamo la tendenza a pensare che il metodo di conservazione in assoluto più adatto per i vegetali sia il frigorifero, ma non è sempre così: infatti, soprattutto la frutta, sprigiona sostanze gassose, come per esempio l’etilene, che accelerano il processo di maturazione, sia di quel determinato frutto che di quello che gli può essere adiacente. Questi prodotti non devono essere messi in frigo, se non eventualmente quando siano molto maturi, anche perché queste sostanze potrebbero produrre odori sgradevoli, ed agevolare anche la maturazione di altri vegetali riposti vicini.

Tra i prodotti che devono essere conservati a temperatura ambiente (possibilmente in sacchetti di carta o cestini di vimini) troviamo albicocche, avocadi, banane, pesche noci e normali, kiwi, pomodoro e agrumi, eccezion fatta per il limone.

Abbiamo parlato di carta come buon alleato per allungare la vita di frutta e verdura in casa, ed è davvero l’alternativa più valida ai sacchetti o alle vaschette di plastica in cui spesso vengono confezionati, specie al supermercato, oppure nelle tipiche cassette impilabili in plastica. In caso proprio non avessimo alternativa cerchiamo di avere l’accortezza di mettere fra i prodotti e la base dei fogli di carta da cucina, che aiuterà a prolungare la freschezza, specie di verdure come insalate a foglia larga, spinaci e carote.

Infine, le patate: difficile che se ne comperi soltanto una o due, vero? Vediamo allora come conservare al meglio la nostra quantità familiare, posto che in vendita spesso ci sono confezioni da 1,5 kg che non sempre si consumano in una sola volta, con il rischio che possano germogliare o imbrunire. Vanno conservate in luogo fresco, con temperatura tra i 4° e i 12° C, ed è dunque gioco forza che in estate debbano essere messe in frigo, sempre però nell’apposito cassetto della verdura. In questo modo, sarà garantita anche l’assenza di luce eccessiva, causa di alterazioni della buccia, che tenderebbe a diventare verdastra o a germogliare.