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Come smaltire correttamente le batterie delle auto

Il problema dello smaltimento delle batterie esauste dei veicoli a motore (in particolare delle automobili, dato che il loro numero è notevolmente superiore a quello delle altre tipologie di mezzi) è al centro di uno dei tanti dibattiti inerenti alla riduzione e allo stoccaggio dei residui inquinanti. Una batteria è un manufatto complesso, che contiene sostanze altamente inquinanti, in particolare quelle il cui funzionamento è basato sulla reazione tra piombo e acido solforico. Si possono acquistare sian nei negozi specializzati che in siti online dedicati alla vendita di Batterie per Auto o moto. D’altro canto, però, alcune componenti della batteria, come i materiali in ferro che costituiscono l scheletro interno, sono pienamente riciclabili: il loro recupero e riutilizzo sono fondamentali nell’ottica di una riduzione del consumo di materie prime, e di conseguenza nel contenimento delle scorie industriali.

Questa ambivalenza ha fatto in modo che sulle batterie venisse elaborato un protocollo di smaltimento e recupero estremamente preciso e dettagliato. I termini di questa metodologia variano da territorio a territorio. Ad esempio, l’Unione Europea ha delle normative diverse, generalmente più restrittive, rispetto a superpotenze come gli Stati Uniti e la Cina, dove non a caso il problema dell’inquinamento dovuto all’accumulo di materiali di scarto dell’industria automobilistica è decisamente alto.

Osservare minuziosamente tutte le prescrizioni riguardanti lo smaltimento delle batterie è doveroso non solo sul duplice piano etico e della sensibilità ecologica. Come già accennato, esistono delle leggi a riguardo e contravvenirle espone il responsabile a sanzioni, perlopiù di carattere amministrativo. In particolare se si parla di professionisti, come elettrauto e/o meccanici. Va da sé, dunque, che una batteria non può essere smaltita nei normali bidoni della spazzatura: d’altronde, anche le batterie monouso per piccoli gadget elettronici (ad esempio quelle del telecomando di una TV) dovrebbero essere smaltite in appositi recipienti per la raccolta, anche se in questo caso, date anche le dimensioni ridotte di questi dispositivi, le contravvenzioni che passano impunite sono numerose (e ovviamente pericolose per l’ambiente).

Vediamo allora nel dettaglio in che modo si può smaltire correttamente una batteria per auto. Parlando in termini generici, esistono quattro strade, tutte ugualmente praticabili con uno sforzo tutto sommato relativo. Non esiste una gerarchia tra queste metodologie, pertanto il consumatore può scegliere liberamente quale, a livello logistico e di impiego di tempo, va maggiormente incontro alle sue esigenze. Specifichiamo inoltre che, indipendentemente dalla modalità prescelta, il servizio è sempre gratuito, dal momento che la tassa sullo smaltimento della batteria è già inclusa per legge nel prezzo d’acquisto.

Smaltimento mediante il servizio di raccolta rifiuti del proprio comune di residenza

L’azienda municipalizzata (o di altro tipo) che si occupa dell’erogazione di tale servizio deve obbligatoriamente disporre di un servizio apposito, contattabile via telefono, generalmente con un numero dedicato. Al consumatore è dunque sufficiente chiamare tale numero e concordare un giorno e un orario di ritiro. Il ritiro può essere effettuato sia a domicilio che in una delle sedi dell’azienda predisposte da quest’ultima a tale servizio, Non sempre le due opzioni sono compresenti, specialmente nei piccoli comuni: in questo caso, l’unica possibilità è recarsi all’indirizzo indicato dall’azienda con il materiale da smaltire. Il vantaggio di questa possibilità, salvo diverse disposizioni, è nella mancanza dell’obbligo di rispettare in maniera ferrea un orario specifico. Per quanto riguarda i giorni, invece, in alcuni casi potrebbe verificarsi che l’azienda abbia dei giorni della settimana specifici di apertura dello sportello dedicato.

Smaltimento tramite il servizio apposito gestito dal Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi (COBAT)

Si tratta di un ente riconosciuto dallo Stato Italiano e dedicato appositamente al trattamento di materiali a base di piombo. La sua diffusione sul territorio nazionale è piuttosto capillare, malgrado la densità dei punti di ritiro non sia uguale in tutte le regioni. Ad ogni modo, le modalità di accesso al servizio rimangono grossomodo le medesime: si contatta telefonicamente la sede più vicina alla propria residenza (facilmente rinvenibile via Internet sul sito ufficiale del consorzio) per fissare un appuntamento. Salvo diverse disposizioni e/o condizioni particolari, il ritiro avviene presso una delle sedi del COBAT.

Smaltimento tramite il proprio elettrauto di fiducia

È la soluzione preferita da coloro che, per motivi di orario o di overbooking del servizio, trovano difficoltà a concordare un appuntamento con l’azienda municipale per lo smaltimento dei rifiuti, e hanno la sede del COBAT più vicina a una distanza comunque ragguardevole. La maggior parte degli elettrauto italiani hanno stretto un accordo con il COBAT e dunque sono autorizzati a effettuare il ritiro delle batterie esauste, a stoccarle e a consegnarle al consorzio per conto dei clienti.

Smaltimento tramite il proprio rivenditore di fiducia

Anche questa opzione è resa possibile da un’apposita convenzione tra i rivenditori e il COBAT. Il protocollo da seguire è in linea di massima lo stesso adottato per gli elettrauto.