[ Ecologia ]

Fonti rinnovabili: quali sono e perché sono fondamentali per il futuro

Guardando la storia delle energie rinnovabili, si può constatare che sono uso fin dall’antichità, ma a partire dagli anni Settanta hanno cominciato a prendere piede sempre di più le sperimentazioni per sfruttare le energie naturali, anche in risposta alle crisi economica del 1973.

Quali sono le fonti rinnovabili

Tra le energie rinnovabili, quelle “classifiche” includono:

  • l’energia idroelettrica, che si genera sfruttando i flussi d’acqua;
  • l’energia geotermica, ottenuta grazie a delle fonti geologiche.

Tra le nuove fonti rinnovabili, presenti sul territorio, che sono in aumento in paesi come gli Stati Uniti, il Giappone, la Spagna e la Germania, si possono elencare:

  • l’energia solare, che si ottiene usando degli impianti fotovoltaici;
  • l’energia marina, in cui si usano delle tecnologie per ottenere energia dai mari e dagli oceani;
  • l’energia eolica, ottenuta sfruttando l’energia del vento, grazie alle pale eoliche;
  • l’energia a biomasse, che si ottiene utilizzando gli scarti organici, sia di natura vegetale che animale.

Ci sono molti esempi di come queste energie si possono produrre e sfruttare al meglio, senza inquinare. Uno di questi è l’Aquanator: realizzato ed utilizzato per la prima volta in Australia, dall’inventore Michael Perry, nel 2004, questo strumento è formato per lo più da eliche (realizzate con materiali ecologici e rinnovabili) che sfruttano l’energia dell’oceano. Con questo strumento, si può produrre energia elettrica in maniera pulita e senza danneggiare l’ambiente.

Un esempio di energia a biomasse, invece, lo hanno fornito in tempi recenti gli inglese, in modo particolare gli abitanti di Londra. Infatti, un’industria della capitale, la Bio-bean, ha ideato un carburante ottenuto con i fondi di caffè, il biometano B20, ottenuto mescolando l’olio di caffè con il carburante diesel. Ma questa non è una novità per le aziende dei trasporti londinesi: ben 9500 autobus, infatti, si muovono con carburanti ottenuti da scarti alimentari e grasso della carne.

Produrre energia con il riciclaggio

Un aiuto per produrre energia, evitando di sfruttare ulteriormente le risorse naturali, è sicuramente il riciclaggio. Grazie al sistema di incenerimento, si possono bruciare i materiali non riciclabili e convertirli in energia. In molti, tuttavia, protestano sul fatto che gli inceneritori possano provocare danni all’ambiente, aumentando l’inquinamento, ma i materiali che non sono riciclabili, e che possono essere inceneriti, non è alto (se non gli si aggiunge anche i materiali riciclabili) e facendo attenzione alla manutenzione degli inceneritori, l’uso di questi ultimi non può provocare dei veri e propri danni.

Una grande fonte energetica, è sicuramente rappresentata dai rifiuti organici. Prima è stato citato il caso dei fondi di caffè utilizzati a Londra per alimentare i trasporti pubblici e, generalmente, gli scarti organici, vengono utilizzati per preparare dei concimi ed altri compost per le piante.

Uno dei materiali più difficili da smaltire è sicuramente la plastica, ma l’azienda americana Polartec è riuscita a trovare un modo per riutilizzare le bottiglie in plastica PET, trasformandole in tessuti per l’abbigliamento, riuscendo a ricavarne dei filamenti. A seguire l’esempio della Polartec, è stata l’azienda di moda torinese Quagga, che ha realizzato dei giacconi con le bottiglie di plastica.

Perché le energie rinnovabili sono importanti?

Sicuramente, le energie rinnovabili sono importanti per l’ambiente. Le fonti naturali di energia permettono di evitare di sfruttare in maniera eccessiva le risorse naturali, che possono causare anche l’estinzione di alcune specie animali e vegetali.

Sono in molti a sostenere che le fonti tradizionali di energia non hanno futuro, e che il loro esaurimento è solo una questione di tempo. Sicuramente, a riscuotere sempre meno successo è l’energia nucleare, per via dei effetti nocivi che sta e può provocare. Basta l’esempio del disastro di Chernobyl, che ha causato fino a sei milioni di decessi.

Se vogliamo continuare a citare i disastri ambientali, si può citare anche il numero delle petroliere affondante, rilasciando tonnellate di petrolio nel mare, che hanno ucciso pesci ed uccelli marini.

Un altro motivo per cui le fonti di energia rinnovabili sono importanti, è sicuramente di natura politica. Basta di nuovo prendere ad esempio il petrolio: nel corso del 2015 sono stati ben 223 i conflitti violenti, concentrati soprattutto in Africa ed in Medio Oriente, per l’oro nero.

Se si cercano le vere ragioni delle guerre in paesi come la Siria, non si devono certo ricercare nella religione (come si vuole far credere) ma nei giacimenti di petrolio ed uranio.

Viste le prospettive ambientali e politiche, non c’è solo da augurarsi che l’uso delle energie rinnovabili aumenti, ma anche che altre si estinguano, per evitare di provocare sempre più disastri.

A sottolineare l’importanza delle energie rinnovabili è stato anche papa Francesco, nella sua enciclica Laudato si’, che in molti hanno soprannominato “l’enciclica verde”, soprattutto considerando che le fonti di queste energie sono accessibili e pulite, e del bisogno di sviluppare delle tecnologie che possono accumularle. Non di meno, è importante ridurre il consumo di energia non rinnovabile.