Avete mai sentito parlare della Via Francigena? Una delle più antiche fra le strade del mondo moderno, che per secoli e da secoli ha segnato, e continua a farlo, le rotte di pellegrinaggi e di percorsi religiosi, la Via che già nel medioevo collegava Canterbury a Roma, e ancor più giù fino ai porti più importanti della Puglia.
Spesso tale percorso viene identificato come una sorta di gruppo di strade che, proprio in virtù dei continui pellegrinaggi che vi si frequentano, conduce, proseguendo dopo la Puglia verso sud, fino a Gerusalemme, anche se di tali affermazioni non esistano prove certe.
In sostanza, dopo la rivalutazione del cammino di Santiago de Compostela, che risale agli anni 70, la Via Francigena venne identificata e comparata con lo stesso scopo spirituale, ripercorrendo, in parte sotto l’asfalto delle recenti strade e autostrade moderne, i tracciati di ciò che erano state le strade del Medioevo e dell’epoca romana.
Una bella e interessante notizia annuncia che da quest’anno il percorso dell’antica Via proseguirà arrivando a Otranto e a Santa Maria di Leuca. La Regione ha infatti esteso il percorso a queste due importanti località, regalando un successo per il Salento e per tutta la Puglia, così come ha sottolineato, senza nascondere un’esaltante soddisfazione, il coordinatore provinciale di AP-NCD Luigi Mazzei, che da tempo era impegnato per la revisione del percorso.
L’impresa è stata davvero ardua e ha visto l’impegno di molte realtà politiche locali per il coordinamento e il riconoscimento dell’ufficialità della storica Via, non più fermata a Brindisi ma prolungata per tutto il Salento, fino, appunto, al Capo di Leuca.
La “battaglia” era iniziata nel 2015, precisamente a febbraio, con un’interrogazione in Consiglio Regionale del già citato Luigi Mazzei, Coordinatore di Area Popolare, sostenuta nella sua prosecuzione da realtà religiose, culturali e politiche locali, che hanno portato ad unire le forze per raggiungere l’obiettivo comune.
La Via Francigena, quindi, attraverserà la Puglia raggiungendo ora, con Otranto e Santa Maria di Leuca, due importanti poli religiosi di tradizionali pellegrinaggi, con conseguenti opportunità di sviluppo dell’indotto di un sempre più diffuso turismo religioso: per raggiungere l’obiettivo, dal Coordinamento Provinciale di AP-NCD di Lecce erano stati chiesti considerevoli interventi politici sia internazionali, alla Commissione Europea e al Consiglio d’Europa, sia Regionali, mediante l’intervento del Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e del Turismo, On. Dorina Bianchi che, facendo da tramite per il Presidente della Giunta Regionale, ha inteso ridisegnare il percorso della vecchia via medioevale, al fine di includere due fra le maggiori punte di diamante salentine, per non penalizzare una terra così rilevante dal punto di vista paesaggistico, geografico, culturale e turistico.
Oltre all’On. Dorina Bianchi, un ringraziamento particolare va anche all’Assessore Regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone che, accogliendo la problematica in Giunta, ne ha appoggiato l’approvazione, risollevando un forte impulso turistico e commerciale.
Tale integrazione ripara ad un errore commesso qualche anno fa, nel 2013, dall’allora giunta Vendola, ristabilendo così una pagina di buona politica regionale.
Una notizia che dà ulteriore linfa al comparto turistico già ben consolidato in Salento. La via Francigena può rappresentare, infatti, un’ulteriore attrattiva per i numerosi turisti che ogni anno affollano le coste del Salento, in particolare per coloro che villeggiano proprio nelle zone di Otranto e dintorni (a pochi km di distanza sorge il sempre affollato villaggio turistico Araba Fenice a Torre dell’Orso) e Leuca.