cambiamento climatico
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Cos’è il cambiamento climatico e quali sono le misure contro?

Nell’era attuale, il cambiamento climatico emerge come uno dei temi più pressanti e discussi a livello globale. L’accelerato riscaldamento del nostro pianeta e le sue conseguenze devastanti stanno catturando l’attenzione di scienziati, governi, organizzazioni e cittadini di tutto il mondo. Questo articolo si propone di esplorare a fondo il concetto di cambiamento climatico, analizzando le sue cause principali e gli impatti su scala globale. Inoltre, sarà dato spazio alle misure e alle strategie adottate a livello europeo per contrastare questa sfida urgente.

Che cosa sono i cambiamenti climatici?

Il termine “cambiamenti climatici” fa riferimento alle modifiche a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Queste variazioni possono verificarsi in modo naturale, come ad esempio attraverso le fluttuazioni nel ciclo solare. Tuttavia, a partire dal XIX secolo, le azioni umane sono diventate il principale catalizzatore dei cambiamenti climatici, principalmente a causa dell’uso dei combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas.

L’uso dei combustibili fossili porta alla liberazione di gas ad effetto serra che agiscono come un mantello intorno al pianeta, intrappolando il calore solare e causando l’aumento delle temperature.

Esempi di gas ad effetto serra che contribuiscono ai cambiamenti climatici includono il biossido di carbonio e il metano. Questi gas derivano da attività quotidiane come l’utilizzo di benzina per guidare un veicolo o la combustione del carbone per riscaldare edifici. Anche la deforestazione delle terre e delle foreste può provocare il rilascio di biossido di carbonio nell’atmosfera. Le discariche dei rifiuti rappresentano un’importante fonte di emissione di metano. Settori come l’energia, l’industria, i trasporti, l’edilizia, l’agricoltura e l’uso del suolo giocano un ruolo significativo nelle emissioni di questi gas.

Far scendere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C

Le medie delle temperature globali hanno sperimentato un notevole aumento rispetto al periodo precedente la rivoluzione industriale, culminando nel decennio più caldo mai registrato, ovvero il periodo compreso tra il 2010 e il 2019. Tra i 20 anni più caldi mai documentati, ben 19 si sono verificati a partire dal 2000.

Le informazioni provenienti dal Programma europeo di osservazione della terra, Copernicus, indicano che il 2022 ha segnato un nuovo record per l’estate più calda e si è posizionato come il secondo anno più caldo nella storia. La maggior parte delle evidenze scientifiche a disposizione sottolinea che questa anomalia termica è attribuibile all’aumento delle emissioni di gas serra generate dalle attività umane.

Attualmente, la temperatura media globale è superiore di circa 0,94-1,03 °C rispetto alla fine del XIX secolo. Gli studiosi concordano che un incremento di due gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali potrebbe innescare effetti climatici ed ambientali pericolosi e catastrofici.

Per tale ragione, la comunità internazionale è unita nell’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a ben al di sotto dei 2 °C rispetto ai tempi preindustriali.

Raggiungere zero emissioni nette entro il 2050

Nel 2021, l’Unione Europea (UE) ha stabilito nella legge sul clima l’obiettivo giuridicamente vincolante di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ovvero zero emissioni nette. Parallelamente, è stato fissato un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030.

Questo impegno per raggiungere zero emissioni nette è veicolato attraverso il Green Deal europeo, un piano strategico per guidare l’UE verso la neutralità climatica entro il 2050.

Per concretizzare gli obiettivi del Green Deal, è stato presentato nel luglio 2021 il pacchetto legislativo “Pronti per il 55”, che comprende la revisione delle norme vigenti in materia di riduzione delle emissioni e di energia.

Parallelamente, l’Unione Europea sta attivamente promuovendo l’economia circolare entro il 2050, lavorando verso la creazione di un sistema alimentare sostenibile e focalizzandosi sulla tutela della biodiversità e degli impollinatori.

Per finanziare l’attuazione del Green Deal, la Commissione Europea ha lanciato il Piano di Investimenti per un’Europa Sostenibile a gennaio 2020. L’obiettivo di questo piano è attrarre almeno 1000 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nei prossimi dieci anni.

All’interno di questo piano di investimenti, è stato istituito il Fondo per una Transizione Giusta, concepito per sostenere le regioni e le comunità che subiscono maggiormente l’impatto di una transizione verso un’economia più sostenibile, come ad esempio le aree fortemente dipendenti dal carbone.