[ Ecologia ]

Rivoluzione e rotazione terrestre: i moti del nostro pianeta

La rotazione terrestre ed i suoi movimenti

Fin dall’antichità la terra e l’universo hanno incuriosito l’essere umano, i Maya e gli Incas furono tra i primi a capire l’astrologia, così come gli Egizi e gli Arabi, passarono decenni con gli occhi rivolti verso l’alto a tentare di capire tutto quello che è al di fuori dalla portata della nostra quotidianità giornaliera. Nonostante i loro molto poco potenti mezzi riuscirono a stabilire il concetto di “giorno” e di “anni” creando dei veri e propri calendari affidabili quasi quanto a quelli dei giorni d’oggi, dopo di loro però si passò anche per credenze assurde, dovuta alle leggende che si tramandano e alle voci dei marinai naufragati nelle acque degli oceani, ovvero quella della forma piatta della Terra. Si pensava che superato un certo confine si arrivava alla “fine del mondo” sprofondando in una cascata infinita.

Marco Polo e Cristoforo Colombo furono solo alcuni di quelli che invece andarono contro le credenze popolari, così come Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci, tra i più famosi, ma anche molti altri astrologi iniziarono con il voler cambiare questa concezione della Terra. Ma, solamente con il passare degli anni però si è iniziato a capire meglio la forma, il moto e la concezione effettiva della Terra, scoperte che al giorno d’oggi si danno per scontate, ma che un tempo non lo erano così tanto.
Nonostante questo c’è da dire che anche al giorno d’oggi si formano movimenti culturali infondati e quasi assurdi come i “terrapiattisti” che contrastano la cultura e tutta l’esperienza nel campo dell’astrologia ormai appurata che abbiamo realmente nella nostra epoca.

Oltre alla forma del nostro pianeta però c’è da indicare anche i suoi movimenti, grazie ai quali avvengono i cambiamenti climatici, il passare delle giornate, l’identificazione delle stagioni e soprattutto il passare del tempo.
In particolar modo i due movimenti della terra sono la Rotazione e la Rivoluzione, i quali identificano rispettivamente giorni ed anni sul nostro pianeta.

Il moto di rotazione della Terra

Il primo dei grandi moti della Terra di cui vogliamo parlare è quello della Rotazione terrestre, questo moto tratta il movimento che effettua la Terra su se stessa, ed è quello che individua la durata effettiva dei giorni.
Per completare un giro su se stesso il nostro pianeta impiega precisamente 23h 56’ e 04’’ e questo tempo viene definito come durata del giorno sidereo, se invece vogliamo parlare di giorno solare la durata media è di 24h, ovvero qualche minuto in più rispetto al giorno sidereo. Questo avviene in quanto la Terra oltre a girare su se stessa effettua anche il moto di Rivoluzione (del quale parleremo meglio nel prossimo paragrafo), ovvero quello con il quale gira attorno al sole, spostandosi giorno dopo giorno ha bisogno di qualche minuto in più per tornare esattamente rivolta con il suo asse verso il sole, proprio per questo c’è una distinzione tra Giorno Solare e Giorno Sidereo.

Il moto di Rotazione però non è sempre stabile e non ha la stessa identica durata in ogni periodo dell’anno, essendo variabile anche in base ai corpi dai quali viene alterato. In particolar modo come detto la durata del giorno solare è mediamente 24h e non una variabile costante, in quanto con il moto di Rivoluzione la terra si allontana e si avvicina dal sole in base al suo percorso nell’ellisse e nei momenti in cui la distanza Terra-Sole è maggiore avviene un’azione frenante che farà effettuare il moto di Rotazione con tempistiche più lunghe, alterando così la durata della giornata solare che avrà una lunghezza maggiore.

Il moto di rivoluzione della Terra

Il secondo moto principale della Terra è quello della rivoluzione, questo è il moto più lungo della Terra e più variabile, in quanto riesce a determinare la lunghezza delle giornate alterando il moto di rotazione, ed il cambiamento climatico aumentando e diminuendo la distanza della Terra dal Sole.
Così come quello di rotazione, anche quello di rivoluzione ha due interpretazioni di durata, distinguendosi anche qui con la stessa concezione di quello di rotazione in Anno Solare ed Anno Siderale. Il primo avente una durata di 365 giorni, 5h 48’ 46’’ mentre invece quello Siderale poco di più per farlo tornare esattamente alla posizione iniziale, ovvero di 365 giorni, 6h, 9’ 10’’.
Questi tempi sono quelli che indichiamo comunemente per definire la durata di un anno che va da gennaio a Dicembre e che per noi dura abitualmente 365 giorni, ma proprio grazie a questa eccedenza di qualche ora che si accumula ogni anno abbiamo una differenza di circa un giorno ogni 4 anni, realizzando così la concezione di anno bisestile.

La rivoluzione della Terra ha un percorso ellittico attorno al sole, questo avviene in quanto il movimento segue un percorso a forma di ellissi che ruota intorno a due fuochi, distanti più o meno alla stessa distanza dal Sole, permettendo così alla terra di essere a volte più vicina ed a volte più lontana dalla grande stella luminosa.
Inoltre, essendo l’asse della Terra spostato con un angolo di 23°27′ fa sì che nei momenti in cui si trova più distante ed il moto di rotazione viene rallentato, la durata di esposizione verso il sole sia più lunga (in estate) e più breve (in inverno), arrivando gradualmente attraverso le stagioni intermedie (primavera ed autunno).

I due moti principali come si è potuto capire sono molto legati tra di loro, in quanto nel momento in cui avvengono due tipi di rotazione differente è normale che in alcuni momenti riescano a creare “regole” tutte loro, alterando così le durate e le caratteristiche degli spostamenti della Terra e dando un filo logico a quella che è la concezione umana di giorni, mesi, anni, stagioni e tutte le altre tempistiche che vengono quantificate. Proprio per questi moti che avvengono, ogni pianeta nell’universo ha la sua differente durata di anno e giorno, sempre differenti dagli altri. C’è da segnalare infine, che non sono solamente questi i moti della Terra, ma in realtà ci sono anche altre variazioni che però avvengono con avvenimenti più sporadici e con tempistiche decisamente più lunghe dall’entità di millenni e millenni.