Il riciclaggio è importante nel mondo di oggi se vogliamo lasciare questo pianeta per le nostre generazioni future. È positivo per l’ambiente poiché permette di creare nuovi prodotti da scarti che non sono di alcuna utilità per noi. Ed è inoltre una valida alternativa allo smaltimento dei rifiuti in discarica consentendo la riduzione delle emissioni di gas serra che hanno un impatto negativo sull’ambiente.
Non tutti i rifiuti possono essere conferiti nella differenziata, soprattutto quelli ingombranti o elettrici ed elettronici. In questo caso è fondamentale il ruolo dell’isola ecologica, che svolge un’attività costante per limitare i danni dovuti a una cattiva gestione dei rifiuti. Questo modello di recupero dei rifiuti si affianca alla differenziata porta a porta, fornendo dei punti di smistamento per quei rifiuti difficili da differenziare.
Isola ecologica: caratteristiche e funzione
L’isola ecologica è uno spazio attrezzato dove cittadini e aziende possono portare tutti i rifiuti che non possono essere recuperati con la differenziata, anche quelli ingombranti e pericolosi. Può avere un carattere fisso oppure mobile, quando viene attivata in località e orari specifici nel corso della settimana. Ad ogni modo, si trovano sempre nelle zone periferiche.
Qui è possibile portare i rifiuti recuperabili, ma anche non recuperabili, quindi materassi, divani, mobili, elettrodomestici, giocattoli, tubature, pneumatici, pannelli isolanti, materiali di scarto derivanti da ristrutturazioni ecc. Qui i privati possono portare anche cartucce e toner per stampanti, che sono considerati rifiuti recuperabili: diverso il discorso per le aziende che devono sottoscrivere un contratto per lo smaltimento di toner con un’azienda certificata.
Ad ogni modo, bisogna portare i rifiuti all’isola ecologica del proprio comune già correttamente differenziati. Una volta differenziati opportunamente i rifiuti, gli operatori effettueranno i dovuti controlli, soprattutto per verificare se si è in regola con le tasse comunali. Qui bisogna seguire le direttive degli operatori, evitando di buttare nel cassone dei rifiuti ingombranti qualsiasi cosa, altrimenti si può rischiare anche la denuncia.
Le isole ecologiche scongiurano il rischio che le città possano trasformarsi in discariche a cielo aperto, perché chiunque può conferire i rifiuti in autonomia e nel rispetto della legge.
Gli orari e le modalità variano da comune a comune, quindi è meglio informarsi sul sito ufficiale del comune o su quella della ditta che si occupa dello smaltimento. Oppure, basterà una ricerca veloce, inserendo sui principali motori di ricerca la frase “isola ecologica e il comune di residenza”, vi saranno mostrate le isole ecologiche più vicine alla vostra residenza.
Vanno verificate anche le norme che regolamentano a tipologia di materiali che possono essere smaltiti tramite le isole ecologiche, perché diversi comuni possono avere regole diverse tra loro.
Da questo sistema a guadagnarci non è solo l’ambiente, ma spesso anche il privato cittadino: in molti comuni, in base al quantitativo di rifiuti conferito all’isola ecologica, è possibile ricevere dei punti che potranno tradursi in un sconto sull’importo della tassa dell’immondizia.