Il riciclo della plastica è diventato un’azione fondamentale per preservare il nostro pianeta e ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti plastici. Ma come possiamo fare la nostra parte per riciclare correttamente la plastica? Dalla corretta differenziazione dei rifiuti alla comprensione dei simboli di riciclo, passando per i processi di riciclo e le innovative tecniche di riutilizzo, vediamo come possiamo contribuire attivamente alla riduzione della plastica nell’ambiente.
Raccolta differenziata: cosa conferire nella plastica?
In ogni casa, una varietà di oggetti comuni in plastica entra regolarmente, quindi il primo passo importante è una corretta differenziazione. Ecco come procedere nel modo migliore:
- Lavare accuratamente i contenitori di plastica prima di depositarli nel bidone dedicato.
- Rimuovere eventuali etichette di carta per smaltirle separatamente.
- Ridurre le dimensioni dei rifiuti di plastica, come le bottiglie, schiacciandoli il più possibile.
Quali oggetti possono essere effettivamente smaltiti nel contenitore della plastica per il riciclo? Questo comprende tutti i contenitori contrassegnati con le sigle PE, PET e PVC, i flaconi per prodotti per la cura personale e per la casa, i contenitori per alimenti, le bottiglie per bevande, le confezioni per la pasta, le borse di nylon e la pellicola di plastica.
Come viene riciclata la plastica?
Dopo essere stati correttamente raccolti e smaltiti nei bidoni dedicati, ti chiederai: cosa accade ai rifiuti di plastica? In un ciclo virtuoso, il 75% dei rifiuti di plastica da imballaggio viene riciclato e trasformato in materia prima secondaria, per essere successivamente utilizzato nella produzione di nuovi manufatti. Il restante 25% consiste negli scarti eterogenei degli imballaggi, che non possono essere più riciclati e vengono trasformati in combustibile solido secondario, impiegato in alternativa al carbone in alcune industrie.
Il processo di riciclo segue diverse fasi:
- I rifiuti vengono vagliati per determinare il corretto procedimento da seguire.
- Gli imballaggi, come le shopper o le bottiglie di plastica, vengono inviati a impianti di suddivisione e selezione per essere preparati al riciclo.
- Le bottiglie di plastica vengono lavate con acqua calda, mentre i flaconi vengono sottoposti a processi meccanici per eliminare le sostanze indesiderate. Successivamente, il materiale preparato viene inviato al riciclo.
Ma cosa viene creato da questo processo di riciclo? Dalle bottiglie di plastica si ottengono scaglie in PET utilizzate per produrre articoli per l’edilizia e nuove bottiglie d’acqua. Le shopper e gli altri imballaggi danno origine a scaglie e granuli utili per la produzione di vasi per fiori e altri manufatti per l’arredamento. Questi prodotti ritornano sul mercato sotto forma di oggetti completamente nuovi o imballaggi simili ai prodotti originali, ma con la stessa funzione.
Perché è importante riciclare la plastica?
Il riciclo della plastica ha origine da motivazioni ambientali, non come risposta a una carenza di risorse, come accaduto per materiali come l’alluminio o il vetro durante periodi di guerra. Quando è diventato evidente che la plastica poteva arrecare gravi danni all’ambiente (e sulla nostra salute), è emersa la necessità di trovare modi per riutilizzarla, dando così vita al riciclo della plastica. È da qui che ha avuto inizio la storia del riciclo della plastica.
Nel 1972, in Pennsylvania, è stato inaugurato il Plastic Waste Recycling Mill, il primo impianto di riciclo al mondo. La sua missione era trasformare i rifiuti di produzione in materie prime, un concetto che in seguito è stato ampliato al riciclo degli articoli usati, concentrandosi soprattutto sugli imballaggi.
Inoltre, il riciclo della plastica è fondamentale poiché contribuisce a limitare i danni ambientali, riduce l’inquinamento e il consumo di energia, consente di creare nuove materie prime utilizzabili nell’industria, evitando così di esaurire o sprecare le risorse esistenti.