Hai mai pensato a cosa accade alla carta che gettiamo nella raccolta differenziata? Come avviene il riciclo di questo materiale così comune nella nostra vita quotidiana? In questo articolo, approfondiamo il processo di riciclo della carta, dalla raccolta differenziata alla creazione di nuovi prodotti, scoprendo le tappe fondamentali del riciclo, come la carta viene trasformata in una materia prima secondaria e come viene utilizzata per creare carta, cartone e altri materiali.
Processo di riciclaggio della carta: cosa dicono le normative in Italia?
L’introduzione della riforma con il Decreto Legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997, noto come Decreto Ronchi, ha segnato un importante cambiamento nel modo di gestire i rifiuti. Ha suscitato una maggiore consapevolezza sulla raccolta differenziata e ha portato all’implementazione di modalità di riciclo più efficienti.
Siamo abituati a separare carta e cartone in appositi contenitori, insieme alla plastica (sapevi che esistono aziende che acquistano la plastica da riciclare?) e ad altri materiali che costituiscono gli imballaggi dei prodotti che acquistiamo o utilizziamo nelle aziende. Tuttavia, l’interesse crescente per la sostenibilità delle confezioni si scontra con alcune sfide, specialmente quando si tratta di materiali accoppiati. La raccolta differenziata svolge un ruolo fondamentale per un riciclo efficace, ma pochi comprendono realmente l’importanza di farlo nel modo corretto.
Acquisire una comprensione approfondita del processo di riciclo della carta e del cartone ci permette di ottimizzare la pratica di raccolta differenziata, in quanto ci fornisce le conoscenze necessarie per migliorarla sin dalla fase iniziale. È importante considerare che le fibre di carta riciclata provengono principalmente da due fonti:
- Sottoprodotti industriali già selezionati all’origine e idonei per essere conferiti alle cartiere, come gli scarti delle lavorazioni, i giornali stampati e gli imballaggi usati dalla grande distribuzione e dalle industrie in generale.
- Raccolta differenziata effettuata dai cittadini e dalle imprese, dove carta, cartone e cartoncino richiedono un processo di selezione prima di essere reintrodotti nel ciclo produttivo e trasformati in materia prima secondaria.
In ogni caso, il processo di riciclo della carta consente di evitare l’incremento dell’utilizzo di discariche, riducendo i costi e l’impatto ambientale complessivo.
Come avviene il riciclaggio della carta?
Il processo di riciclo della carta ha inizio con una raccolta differenziata attenta e ben organizzata, che contribuisce a prolungare la durata delle fibre di cellulosa. Una volta che la carta riciclata è stata raccolta, viene sottoposta a un processo di selezione al fine di prepararla per il successivo utilizzo da parte delle cartiere.
Durante la fase di selezione, vengono rimosse le impurità come residui di plastica, inserti metallici e altre sostanze contaminanti. La carta che ha superato il processo di selezione viene poi compattata in grandi balle e inviata alle cartiere insieme alla carta proveniente dagli scarti industriali precedentemente selezionati.
Una volta giunte nelle cartiere, le balle di cellulosa vengono messe nei pulper, grandi vasche dove, grazie all’aggiunta di acqua calda, pale rotanti generano un movimento vorticoso che frammenta la carta per separare le fibre.
La poltiglia di fibre immersa nell’acqua viene sottoposta a trattamenti specifici per eliminare eventuali contaminanti residui come plastica, vetro, ferro, colle, paraffina e altro ancora. Se l’obiettivo è ottenere una carta con un alto grado di bianco, viene effettuato un ulteriore processo di disinchiostrazione per rimuovere eventuali inchiostri, vernici o smalti presenti.
Una volta completati i trattamenti descritti in precedenza, la miscela preparata è pronta per le successive fasi di lavorazione. Inizialmente, viene sottoposta a un processo di raffinazione che ha lo scopo di rinforzare i legami tra le fibre, migliorando la resistenza e la solidità complessiva della carta.
Successivamente, l’impasto di fibre viene mescolato con altri materiali necessari per il processo, come gli additivi. Questi additivi servono a legare la materia fibrosa e a fornire le caratteristiche desiderate alla carta finita. L’aggiunta di questi materiali aiuta a migliorare ulteriormente le proprietà della carta, come la resistenza, la durabilità e altre caratteristiche specifiche richieste per diverse applicazioni.
Infine, tramite imponenti macchinari chiamati “continue”, l’impasto viene lavorato, essiccato e trasformato in carta con vari spessori e formati, pronta per essere reintrodotta sul mercato.
Vale la pena riciclare la carta?
La produzione della carta richiede l’utilizzo di fibre di cellulosa ottenute attraverso un complesso processo chimico che coinvolge principalmente il legno. L’utilizzo della carta riciclata fornisce le fibre di cellulosa necessarie per creare nuova carta, apportando questi vantaggi economici e ambientali:
- Riduzione dell’utilizzo di fibre vergini e delle emissioni associate alla loro produzione.
- Minore consumo di energia elettrica e acqua, con conseguente riduzione delle emissioni correlate.
- Diminuzione delle quantità di rifiuti destinati alle discariche.
Quindi, dalla carta riciclata è possibile ottenere nuovi prodotti come carta, cartone o fibre di cellulosa utilizzabili, ad esempio, nell’ambito della bioedilizia. Questa è una risorsa inestimabile, soprattutto in Italia, dove le materie prime non sono così abbondanti.